martedì, maggio 23, 2006

 

Vita indipendente delle persone con disabilità

Oggi molte competenze dei servizi sociali sono trasferite ai cosiddetti Piani di Zona.
La legge 168/98 che finanzia progetti di vita indipendente delle persone con disabilità prevede il trasferimento di risorse dallo Stato alle Regioni e da queste, oggi, ai cosiddetti Piani di Zona (insieme di comuni che si coordina nell'azione sociale).
Fino all'anno scorse le risorse venivano trasferite dalle Regioni alle ASL e da queste ai singoli comuni.
Nella nuova situazione la Regione dovrebbe assumere la definizione dei criteri di utilizzo e finaziamento dei diversi progetti riguardanti la disabilità, per poi finanziare i progetti che rispondono ai requisiti indicati.

Ad oggi tali criteri non ci sono. Non sono date le risorse cui attingere. Nessun progetto può essere finaziato.

Ma ci sono persone che da anni percorrono da anni, con progetti ormai stabilizzati, le vie della Vita Indipendente. I loro progetti sono stati ripetutamente finanziati e ora si rischia l'interruzione delle erogazioni. Per queste persone oggi c'è alcuna garanzia su cosa potrà succedere nei prossimi mesi.

Grave è la responsabilità della Regione.
Altrettanto grave è l'inerzia dell'amministrazione comunale, che per altro assicura di poter eventualmente anticipare risorse.

Ci aspettiamo una risposta in tempi brevissimi: alcune persone, che non hanno la possibilità di produrre redditi propri, rischiano di non essere più in grado di sostenere l'onere economico dell'assistente personale assunto con i criteri propri del sostegno alla Vita Indipendente delle persone con disabilità.

Senza risposte certe si renderà necessario dare visibilità a questa denuncia pubblica.



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