martedì, maggio 31, 2005

 

Emendamenti di Paco alla seconda delibera Ticosa

La forza dei numeri impedisce, in Consiglio Comunale, di contrastare l'operazione di vendita; non sarà possibile un percorso diverso che preveda la REGIA della pubblica amministrazione in una operazione di trasformazione mirata di quell'area (con il modello della Società di Trasformazione Urbana).

Il Consigliere di Paco ha proposto due integrazioni alla deliberazione:

- 1 - il mantenimento dell'edificio Santerella, di fronte alla Questura, per una sua valorizzazione nel patrimonio architettonico della citta, come immobile di pregio (citato su testi di ingegneria, tra le prime e più significative realizzazioni in cemento armato) e come testimone prezioso della storia produttiva di quell'area e della nostra città (qualche anno fa qualcuno lo immaginò Aula magna dell'Insubria) , sulla quale, tra l'altro, pende un vincolo che ne potrebbe vietare l'abbattimento;
- 2 - vincolo ad interventi di bio-architettura e bio-climatici, con ricorso a fonti di energia alternative e materiali a basso impatto ambientale, non solo per non far aumentare la polluzione di sostanze inquinanti in citta', ma anche per promuovere la conoscenza, l'accesso e la promozione di quel "nuovo" che nella nostra città fatica a manifestarsi.

NATURALMENTE LA MAGGIORANZA HA RESPINTO LE DUE PROPOSTE, LASCIANDO ALL'INVESTITORE PRIVATO LA LIBERTA' DI FARE QUELLO RITERRA' PIU' OPPORTUNO (E CONVENIENTE)


 

Ti - COSA ? (seconda puntata)

Che cosa sorgerà in Ticosa se l'operazione posta in essere dall'amministrazione andrà in porto ? Che cosa sarà effettivamente costruito in quell'area se dopo lo sconto economico (circa 3,3 miloni di € in meno) e la possibilità di una volumetria maggiorata (+10%) un acquirente verrà alla fine trovato ? Case ? Alberghi ? Spazi destinati al commercio ? Uffici ?
Chi può dirlo ?
Certamente al potenziale acquirente-investitore viene richiesto un intervento di "qualità".
Termine che nella sua genericità non significa nulla.
Un dato è certo: l'amministrazione comunale ha rinunciato alla pianificazione di un'area pubblica tanto importante e non ha voluto o saputo dare indicazioni.
Certamente non si potranno insediare attività produttive. La trasformazione urbanistica di quest'area è affidata ad un'operazione che non nasconde l'obiettivo immobiliare prevalente (sempre che il "mercato comasco lo permetta).
Nessuna speranza che quest'area si trasformi, sotto la guida di politici capaci e intelligenti, nel motore della rinascita urbanistica ed economica della città
Gli amministratori comaschi, in un momento di recessione economica, preferiscono ancora blandire il mondo della rendita.

giovedì, maggio 26, 2005

 

La- II puntata: "lo sconto"

L'assessore illustra le motivazioni della nuova riproposizione della delibera Ticosa (ridotta base d'asta di circa 3,5 milioni di €, aumento del 10% dei volumi realizzabili a fronte della richiesta che il vincitore della gara d'asta realizzi necessariamente l'interramento della viabilità e parcheggi pubblici in multipiano e non a raso).
Da lunedì il dibattito che vedrà le opposizioni ancora contrarie.
Paco intende ribadire la propria critica severa alla rinuncia sostanziale dell'amministrazione a governare il territorio con questa operazione di natura sostanzialmente immobiliare e senza assumersi la responsabilità di scegliere le funzioni da insediare in un'area che dovrebbe, invece, assumere il ruolo di nuovo motore della convalle.

lunedì, maggio 23, 2005

 

prima l'urgenza, subito dopo la sospensiva

Il sindaco chiede alla sua maggioranza l'inversione dell'ordine del giorno (questo avveniva la settimana scorsa). La sua maggioranza obbedisce.
Questa sera, alla ripresa dei lavori del Consiglio, viene chiesta la sospensiva (ovvero il rinvio della stessa delibera): la maggioranza, naturalmente, vota il rinvio.

lunedì, maggio 09, 2005

 

Iniziato il dibattito sulle mozioni di Lega e AN riguardanti il centro di cultura islamica di via D. Pino

Dopo la presentazione delle due mozioni da parte di Martinelli e Corengua, molti e convergenti interventi di rappresentanti della Lega (Bianchi, Faverio) e di AN (Nardone, Bernasconi); chiara la posizione dei rappresentanti delle minoranze (Tessaro, Nessi, Rinaldi, Saladino e Tettamanti) che intravedono segni di paura e intolleranza. Ancora nessun intervento da parte dei rappresentanti F.I., messa chiaramente a disagio dai due testi proposti. Frisoni, dell'UDC, prende le distanze dalle due mozioni, e, in sintonia con interventi delle opposizioni, corregge gli strumentali riferimenti alla cultura cristiana e le studiate citazioni del Papa. Già evidente la spaccatura nella maggioranza.
Lunedì prossimo proseguirà il dibattito (e in quella sede interverrà il consigliere di Paco) e, probabilmente si arriverà al voto.

lunedì, maggio 02, 2005

 

Luigi Nessi chiede che il dormitorio non sia chiuso il prossimo 15 maggio

Il vicesindaco Mascetti annuncia la prossima chiusura, prevista per il 15 maggio, del dormitorio pubblico per i senza dimora.
Nessi chiede, ancora una volta, che il dormitorio non abbia andamento stagionale poiché le necessità di coloro che lo utilizzano non finiscono con la primavera: si tratta di "persone" alle quali una città come la nostra dovrebbe assicurare i diritti minimi. Le associazioni che si occupano in diversi modi di queste persone (Lila e Incroci) sostengono la richiesta.

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