martedì, novembre 29, 2005

 

foglie di fico

Due mozioni, una di Lega e l'altre della coppia AN-UDC, scaricano sull'assessore Gaddi l'imbarazzo per il debordare delle spese che il comune di Como ha dovuto sostenere per la mostra di Picasso.
Ma dov'erano il sindaco, che pure si è defilato scaricando le responsabilità su Gaddi, e gli assessori di AN e UDC? E la Lega che parte ha nelle scelte di una maggioranza che sostiene dall'esterno ?

Le due mozioni sono state approvate, segnalando almeno due fatti:
- alcuni gruppi consiliari sanno che l'opinione di molte comasche e molti comaschi è assai critica nei riguardi della vicenda Picasso
- la sintonia tra i gruppi che sostengono questa maggioranza è al livello minimo dall'inizio del mandato.

Nell'opposizione si rileva un movimento in ordine sparso. Per parte nostra rimane una lettura del tutto critica.
Aggiungiamo una riflessione sui risultati, in termini di indotto (5 € per ogni euro di biglietto venduto, secondo l'assessore !!!), vantati come l'esito positivo generato dalla una mostra:
- dei poco più di 70 mila visitatori, quasi la metà risultano provenire da Como o dalle città vicine,
- una valutazione più realistica sarà deducibile dai dati economici del nostro territorio, che, per altro, risente già di una pubblicità mediatica eccezionale per la presenza di personaggi dello spettacolo e per essere diventato il set di soap-opere nazional-popolari.

lunedì, novembre 21, 2005

 

dopo i lavoratori di SPT in Consiglio arrivano i dipendenti comunali

..... e la maggioranza resta in aula col Sindaco, senza ascoltarne gli argomenti.

Il Sindaco riceverà domani le rappresentanze sindacali, ma intanto queste ultimr, a nome dei dipendenti comunali, affermano che le posizioni non cambieranno se il Sindaco non riconoscerà che le loro argomentazioni, fondate su una chiara documentazione, sono fondate.
I dipendenti venuti in Consiglio ottengono L'ATTENZIONE DEI SOLI CONSIGLIERI DI MINORANZA che lascianotemporaneamente la sala del Consiglio per ascoltare le argomentazioni dei lavoratori nella sala degli Stemmi.
La materia è complessa e delicata, ed è sintetizzata dai rappresentanti dei cittadini in due cifre: 28 mila euro aggiuntivi per i dipendenti tutti- 350 mila euro per le prestazioni dei due avvocati dell'ufficio legale comunale. Si tratterebbe di attività per le quali, a parere delle RSU non sarebbe dovuto un riconoscimento di tale entità ovvero che non si giustificherebbe immediatamente alla luce degli accordi contrattuali stipulati.

La maggiranza, intanto, su proposta del capogruppo della Lega, vota in aula (con la netta opposizione delle minoranze) il rinvio del dibattito sulle mozioni presentate sulla vicenda societaria di SPT.

martedì, novembre 08, 2005

 

Censura al sindaco. La maggioranza non regge.

Approvata al termine di molte schermaglie anche procedurali, con un solo voto di scarto (18 favorevoli e 17 contrari) una mozione presentata nell'estate 2004 dal gruppo della Margherita.
Nella mozione si censura il fatto che una società controllata per il 99% da una seconda società che ha come socio e presidente il sindaco di Como, dr. Stefano Bruni, si sia vista affidare dalla Como servizi Urbani (società costituita anni addietro dal comune di Como) servizi per la mostra di Mirò.
Oltre ai 16 voti della minoranza di centro sinistra, si contano due voti di coniglieri leghisti e l'astensione di Arcellaschi (F.I.). Alcuni consiglieri di maggioranza (Faverio - Lega-, Sosio e Tedesco -F.I.) si sono allontanati poco prima del voto.

In altri "pianeti" un sindaco avrebbe modo di trarre le dovute conclusioni.

giovedì, novembre 03, 2005

 

piano cimiteriale per il cimitero maggiore

Lo strumento è opportuno e per certi versi necessario. Non ha comunque avuto il nostro voto a favore.
La problematica posta si limita al Cimitero Maggiore, e non considera tutti i cimiteri della città (solo così si potrebbe parlare di "piano cimiteriale"). La scelta è stata fatta in "urgenza" dalla maggioranza allo scopo di poter ridurre da 100 a 50 metri l'area di rispetto cimiteriale per far "spazio" all'intervento che i privati dovrebbero fare in Ticosa (ciò è, infatti, possibile solo in presenza di adozione di Piani cimiteriali).

Abbiamo chiesto che vengano assicurate le risorse per gli interventi che il piano prevede (parcheggi, abbattimento barriere ecc.), che si cominci a dialogare con le comunità straniere con un ordine del giorno che riportiamo di seguito integralmente. La maggioranza respinge tutto (anche nostri emendamenti migliorativi della normativa tecnica) affermando che a tutto questo penseranno loro (noi aggiungiamo: "a modo loro").

Un fatto è certo: all'area Ticosa è regalata un'ampia fascia di possibile espansione, senza probabilmente che a ciò corrisponda nemmeno un ritorno economico.

Ecco, di seguito, uno degli o.d.g. respinti.

"Nell’ambito dell’approvazione del piano cimiteriale relativo al Cimitero monumentale, il consiglio Comunale di Como,
- rilevata la presenza in città di comunità straniere sempre più consistenti dal punto di vista numerico, e, d’alta parte, la mancanza di spazi per la sepoltura a loro riservate
- considerato che la presenza di aree per la sepoltura di acattolici o di comunità straniere non è un obbligo, ma una facoltà regolata dall’art. 100 del D.P.R. 285/90.
- ritenuto opportuno muovere nella direzione di un’integrazione rispettosa delle sensibilità proprie delle culture d’origine,
impegna il Sindaco e la Giunta
a individuare, nella predisposizione del piano cimiteriale complessivo, oltre a opportuni spazi, normative specifiche che assicurino la possibilità di espressione delle varie culture e delle diverse sensibilità."

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