lunedì, giugno 27, 2005

 

Dichiarazione delle opposizioni

Como, 27 giugno 2006

I consiglieri comunali dei gruppi di minoranza eletti nel Consiglio comunale di Como denunciano all’attenzione di tutti consiglieri e di tutti i cittadini il comportamento del sindaco, dott. Stefano Bruni, sempre più arrogante e lontano dalla città.
Alcuni episodi evidenziano in modo clamoroso la mancanza di un rapporto di sostanziale correttezza del Sindaco nei confronti dell’intero Consiglio Comunale, sia con la sottrazione del confronto democratico, sia con la riduzione del massimo organo di partecipazione della città a luogo di convalida di scelte che trovano altrove la loro necessità e la loro definizione, sia con una palese indifferenza nei confronti di molte tematiche lontane dai suoi interessi. Indifferenza resa sovente manifesta dalla stessa assenza fisica del primo cittadino in occasione delle sedute consiliari relative a passaggi fondamentali della vita politico-amministrativa della città.
Inaccettabile è, in questi giorni, la decisione unilaterale di procedere alla vendita di buona parte delle quote della Milano-Serravalle s.p.a. senza sottoporre tale deliberazione all’esame del Consiglio Comunale. Questa decisione, che smentisce precedenti rassicurazioni espresse in modo formale ed esplicito dallo stesso Sindaco al Consiglio Comunale, costituisce una conferma dell’atteggiamento personale del dott. Bruni e di uno stile politico-amministrativo fondati, con tutta evidenza, sull’arrogante presunzione di un mandato assoluto, che, peraltro, non corrisponde né alla norma né alla volontà dei cittadini.
Mentre la Giunta guidata dal Sindaco deve ammettere, al termine di un triennio di amministrazione della città, risultati modestissimi in tutti quei settori che hanno a che fare con la vita quotidiana dei cittadini (servizi alla persona, tariffe, riduzione del traffico, governo della mobilità e valorizzazione del trasporto pubblico, casa, sviluppo economico, sicurezza e qualità della vita e dell’ambiente), anche parti della maggioranza in Consiglio comunale hanno messo progressivamente in discussione la loro riduzione a organismo di conferma di scelte discutibili e lontane dagli stessi programmi. L’inquietudine e il fastidio per una conduzione supponente e spesso irrispettosa delle stesse componenti di maggioranza si sono evidenziati in recenti occasioni attraverso “distinguo” sempre più marcati da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, che si sono uniti nel voto alle posizioni espresse dalla minoranza, volte a modificare sostanzialmente le proposte dell’esecutivo.

Al fine di denunciare tale situazione e dare evidenza alle condizioni inaccettabili in cui si trova ad operare il Consiglio Comunale di Como, i consiglieri di minoranza non parteciperanno al dibatto sul “Rendiconto della Gestione 2004”, riservandosi, nell’immediato futuro, di attuare tutte le iniziative ritenute più opportune affinché venga restituita dignità al Consiglio Comunale e, con esso, al voto democraticamente espresso dai cittadini comaschi.

Firmato: B. Magatti, E. Patelli, M. Lucini, M. Gatti, S. Legnani, R. Tettamanti, A. Rinaldi, S. Tessaro,G. Moretti, L. Nessi, B. Saladino, V. Sapere, C. Taiana

giovedì, giugno 23, 2005

 

Pannelli pubblicitari su TICOSA

Oggi ho appreso, dai Vigili tributari, che quei bei pannelli sarebbero stati sanzionati poiché nessuno avrebbe mai pagato l'imposta sulla pubblicità.

giovedì, giugno 16, 2005

 

Il suolo pubblico è per tutti ?

Esiste una "concessione" che autorizza l'occupazione del suolo pubblico in piazza Vittoria da parte di un concessionario di auto ? Sembrerebbe di no.
Qualcuno è autorizzato a non rimuovere ogni sera strutture (o gazebo), diversamente da quanto stabilito da un duro indirizzo di Giunta teso a tagliare le iniziative di chi esplorava spazi di comunicazione alternative in città ? Sembrerebbe di sì, osservando quello che da qualche settimana accade in piazza Vittoria.

Le direttive della Giunta si applicano solo nei confronti di coloro i quali agiscono con autorizzazioni regolarmente richieste e concesse?

Nessuno risponde. Intanto un concessionario e una marca automobilistica fruiscono di una situazione asimmetrica rispetto a tutti gli altri.

Solo per noi di PACO il fatto è così grave ?

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