martedì, marzo 28, 2006

 

contr'ordine

Il sindaco ci ripensa. Forse le opposizioni avevano ragione.
Senza pareri delle circoscrizioni ..... "forse" non si può approvare il bilancio,

Allora si aspetta. Si aggiorna il Consiglio a settimana prossima.

La Minoranza (forse con un eccesso di disponibilità) accetta che la discussione avvenga nella modalità ordinaria (solo un quarto d'ora per intervento).

Se ne riparla a partire da martedì 4 aprile.

lunedì, marzo 27, 2006

 

Urgenza Bilancio

Il termine del 31 marzo per l'approvazione del preventivo 2006 era noto da tempo. Ma la Giunta comunale ha licenziato il progetto di bilancio, da sottoporre al Consiglio Comunale, soltanto il 16 marzo. Per rispettare il termine stabilito ha poi deciso di adottare una procedura d'urgenza e di "saltare" il parere, per altro comunque obbligatorio, delle circoscrizioni.

In serata, nel corso del dibattito, si è poi venuti a conoscenza dell'accordo Stato-Regione, in sede ANCI, che preannuncia il rinvio dei termini di approvazione al 31 maggio prossimo. Ciò rende ancora più deboli le argomentazioni della Giunta e il "salto" delle Circoscrizioni.

La maggioranza, per voce del Sindaco, invoca a motivazione la nevicata ha determinato uno sforamento delle spese che hanno comportato lo sfondamento del cosiddetto Patto di stabilità (che, faccio notare, porrà vincoli importanti sul prossimo bilancio comunale, che per esempio, non potrà prevedere l'accensione di alcun mutuo !): il ritardo della presentazione della proposta sarebbe dovuto, per il sindaco, al tentativo di trovare qualche soluzione capace di evitare questa evenienza (per altro senza riuscirvi !!!!).

La maggiornza respinge la pregiudiziale avanzata del consigliere Lucini, con qualche incertezza al proprio interno (Bernasconi e Arcellaschi si astengono e Frisoni si unisce alle opposizioni).

La minoranza annuncia un possibili ricorso al TAR, per verificare la legittimità dell'atto amministrativo.

lunedì, marzo 20, 2006

 

Nella logica di scambio che caratterizza la maggioranza

la LEGA chiede alla maggioranza di votare 4 mozioni che chiedono: (1) un inno Lombardo, (2)una bandiera, da riprodurre come stemma (3) da applicare sulle targhe automobilistiche, e la (eventuale) sede di un senato lombardo (4) a Milano (ovviamente noi siamo certi che la riforma della Costituzione imposta dalla maggioranza del Governo di destra sia spazzata via dal referendum confermativo).

Propoganda elettorale a basso costo. Intanto i problemi dei cittadini aspettano: le minoranze avevano chiesto (richiesta respinta) di discutere della drastica riduzione (30%) dei trasferimenti per la navigazione sul lago di Como, in vista di un incontro previsto per domani su questo tema, al quale parteciperà Formigoni.

Alla fine soltanto due mozioni riescono ad avere la maggioranza (bandiera e stemma sulla targa).

lunedì, marzo 13, 2006

 

La destra cavalca la morte di Quattrocchi

Dimentica, invece, la morte di Calipari, dei comoaschi coniugi Mauri-Bosio e del bambino (morti nella strage di Bologna).
Gran parte dell'opposizione sostiene la necessità di seguire le procedure in uso nel nostro comune (alla commissione toponomastica è dato mandato di verificare, almeno 10 anni dopo la morte, il verificarsi di una serie di condizion); a questo criterio di buon senso si associano anche alcuni consiglieri della maggioranza (UDC e gruppo misto).
Poi Bernasconi insulta la memoria del partigiano Moretti.
La minoranza abbondona l'aula.

lunedì, marzo 06, 2006

 

Si parla di salvaguardare il potere d'acquisto dei cittadini

... per iniziativa della minoranza.

Il Sindaco si assenta.

Solo un intervento dal consigliere fuoruscito dall'UDC e ora nel Gruppo Misto.
Per il resto la maggioranza tace (nulla da dire ?)

Abbiamo, ancora una volta, analizzato le cause genrali, i problemi caratteristici del nostro territorio che non è più capace di produrre ricchezza, che ha lasciato languire i pochi investimenti degli ultimo vent'anni (università ad indirizzo tecnico e scientifico), abbiamo rimarcato il peso della rendita, abbiamo ribadito la mancanza di coraggio in aree come la ex-Ticosa.

Abbiamo sottolineato i problemi della precarizzazione del lavoro, della difficoltà di accedere ad alloggi a canoni accettabili anche per l'improprio sostegno alla rendita da parte delle pubbliche amministrazioni, che dovrebbero, piuttosto, penalizzare con la leva fiscale gli alloggi mantenuti vuoti.

Abbiamo denunciato la mancanza di un progetto di bilancio su cui confrontarci, i limiti di scelte tariffarie (vedi trasporto collettivo), l'episodicità degli interventi pubblici a sostegno dell'economia.

Alla fine, per l'assenza di un numero incredibile di consiglieri di maggioranza, la mozione viene approvata (coi voti della minoranza).

Probabilmente resterà lettera morta.

This page is powered by Blogger. Isn't yours?