martedì, novembre 28, 2006

 

assestamento generale al bilancio 2006 (2)

Quello che ci lascia in eredità la gestione attuale.

Lo sforamento dei limiti imposti dal patto di stabilità pone nel bilancio 2007 i seguenti limiti (inderogabili)
􀂷 blocco di tutte le assunzioni
􀂷 impossibilità di ricorrere all’indebitamento per il finanziamento degli investimenti
􀂷 riduzione delle spese di acquisto di beni e servizi del 10% rispetto all’anno 2004.

Un'eredità pesante derivante da una scelta operata già nel bilancio di previsione nel quale si motiva lo "sforamento" del limite imposto con la nevicata del gennaio scorso.

 

assestamento generale al bilancio 2006 (1)

nelle pieghe dell'assetamento al bilancio 2006 si nascondono alcune voci che sarebbe opportuno che i cittadini conoscessero:

- maggiori spese per il servizio di Nettezza Urbana per 106.000€ a fronte della sospensione del servizio di pulizia delle strade in 66 strade cittadine (su un totale di 120 previste); beneficiario è ACSM (a interrogazione specifica presentata in forma scritta Sindaco e Assessore, anche in Consiglio Comunale non hanno dato risposta adeguata)

- maggiori spese per la gestione del Calore negli edifici comunali per un 7,5% complessivo, ancora una volta a favore di ACSM, introdotta ora, a fine novembre, senza che eventi particolari possano motivare tale variazione (la stagione è stata, piuttosto, particolarmente mite e il costo del gas, che ACSM acquista e ci rivende, è certamente inferiore)

A fronte di indicazioni insufficinti a chiarire il perché di tali incrementi restano i dubbi e le perplessità che di seguito decliniamo.

I servizi appaltati a società esterne richiedono una verifica "ferma" e "continua" degli impegni pattuiti (nel contratto sottoscritto); sospensioni di servizi o aumenti di spesa dovrebbero essere un'eccezione strardinaria, motivabile solo in relazione a fatti starordinari. Nel caso di ACSM, società di cui l'amministrazione comunale è socia (ora di minoranza), si genera oggettivamente una situazione di conflitto tra due interessi contrapposti(e non si tratta di un caso singolare !): i partners privati chiedono (a ragione) che alla fine dell'anno gli utili siano massimizzati anche attraverso tutte le possibilie economie che possono essere poste in essere nella prestazione dei servizi pattuiti; il "socio" pubblico, in veste di appaltatore del servizio, dovrebbe essere capace di esigere, senza nessun cedimento, il rispetto del contratto.

Ma se ciò non è fatto col massimo dell'investimento in controlli e verifiche , si massimizza nei fatti l'utile per il socio di ACSM a spese di un servizio di qualità inefriore per il cittadino.

Il controllo degli appalti è la chiave di questo sistema.

lunedì, novembre 13, 2006

 

223.750 € lordi all'anno

il compenso dato dalla Giunta Bruni all'ex-direttore generale.

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