martedì, aprile 04, 2006

 

RUMESH

giace da sei giorni ricoverato nel raparto di rianimazione dell'ospedale S. Anna.

Nessuno può dire oggi quali saranno, in fine, le conseguenze della gravissima ferita infertagli dalla pallottola che lo ha colpito nel pomeriggio dello scorso mercoledì.
Un fatto gravissimo che denuncia in modo drammatico la sproporzione tra gli obiettivi assegnati al Nucleo di Sicurezza della Polizia Locale di Como (repressione dell'attività di writers e skaters, prevalentemente ragazzi, e piccoli reati, come l'abusivismo commerciale) e gli strumenti utilizzati.

Nessuno, in città, parla d'altro da sette giorni.
Sabato c'è stata una grande manifestazione di giovani, dopo una prima iniziativa tenutasi giovedì; ieri una grande e pacifica manifestazione ha attrversato il "salotto buono" della città senza reagire alle provocazioni; stasera un centinaio di cittadini, prevalentemente giovani, erano qui a presidiare il Consiglio Comunale.

Ma i Consiglieri Comunali si sono dovuti limitare a brevissimi commenti, contenuti in 3 minuti di intervento nelle cosiddette "preliminari", ovvero prima dell'ufficializzazione della seduta.

Uno dei miei figli mi aveva ricordato che oggi, 4 aprile, ricorre l'anniversario dell'uccisione a Menphis, di MARTIN LUTHER KING.
Ho riferito di questa singolare coincidenza che significa certamente molto, da un punto di vista valoriale, per tutti i cittadini che sfilavano ieri dinanzi al comune per chiedere una COMO CITTA' SOLIDALE e DISARMATA.
Ho poi ricordato, rileggendo qualche passo, l'interrogazione che presentai su questo tema il 16 settembre 2002 e il verbale della discussione in Consiglio il 21 febbraio 2003, a pochi mesi dall'istituzione del nucleo, e che oggi appaiono quasi profetici.

Tutta la minoranza ha richiamato, unanime. la responsabilità politica dell'amministrazione che ha armato questo Nucleo di sicurezza, per funzioni per le quali l'unica arma consentita ( e sufficiente) avrebbe dovuto essere una semplice macchina fotografica (e che agiva, come noto, in abiti civili).

Le minoranze (dopo qualche frizione) hanno, infine, confermanto la richiesta di discutere la mozione urgente presentata venerdì che ne chiede la soppressione, confermando l'intenzione di presentare anche una proposta di delibera per l'istituzione di una Commissione per approfondirne gli aspetti amministrativi.

Tra le minoranze mi sono permesso di chiedere, sottovoce per ora, che sia valutata l'ipotesi di promuovere un referendum cittadini sul disarmo di tutte le unità di polizia locale che agiscono in abiti civili.



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