lunedì, febbraio 27, 2006

 

alloggi per persone con difficoltà abitative

La giunta ha deciso di affrontare il tema della difficoltà di alcune persone a trovare casa “proponendo” una soluzione abitativa temporale nell’immobile sito in via conciliazione 33 Tavernola, con una capienza di 45 posti distribuiti in 11 camere di cui 5 con bagno interno.

Certamente nella scelta c’è l’intenzione di offrire una via d’uscita alla situazione di alcuni stranieri ospiti di strutture pubbliche di accoglienza per immigrati, segnatamente a Sagnino e Tavernola

Guardando con attenzione le rette giornaliere, proposte si rimane trasecolati:
- € 12,00 ( = €360 al mese) per un posto in camera a 4 letti con servizi interni per uomini/donne ( con un’entrata di €1440 al mese per una camera con 4 persone)
- € 10,00 (=€ 300 al mese) per un posto in camera a 4 letti con servizi esterni per uomini
- € 12,00 ( = € 360 al mese) per un posto in camera con servizi interni per nuclei familiari:
- riduzione del 50% pari a € 6,00 (= € 180 al mese) per la moglie disoccupata
- riduzione del 75% pari a € 3,00 (= € 90 al mese) per figli minori
- riduzione del 34% pare a € 8,00 ( = € 240 al mese) per la moglie con lavoro part time
- riduzione del 17% pari a € 10,00( = € 300 al mese) per la moglie con lavoro full time

Senza approfondire quale sia la disponibilità economica di una persona in difficoltà abitativa o di un lavoratore straniero e magari, suo malgrado, precario, il dato certo è che l’amministrazione ritiene ragionevole incassare, da una camera a 4 letti, 1440 € al mese (se i servizi sono interni) ovvero 1200 € al mese (se i servizi sono esterni).
Un’enormità.

Non si giudicherebbe disonesto un privato che affittasse a prezzi simili una camera?

Ritorniamo, per meglio capire, sui costi mensili totali.
Prendiamo in considerazione un potenziale destinatario di tale residenza, ovvero due famiglie (reali) che oggi sono ospiti del centro di
- 3 persone: mamma, papà, bambino: 360+180+90= 630 € al mese in una camera5 persone;
- genitori + 3 minori = 360 + 180 + 270 = 810 € al mese in una camera


Tutto ciò senza la possibilità di cucinare né di avere una qualsiasi riservatezza o vita privata.
Ma perché costoro non attingono direttamente al “libero mercato” degli affitti, che costerebbe meno ?
Sappiamo anche gli operatori che lavorano presso i due centri sono continuamente alla ricerca di alloggi per queste persone. Ma nessuno li vuole, e con l’aria che tira potrebbe diventare ancora più difficile ( e non si tratta di “clandestini” !).



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