martedì, dicembre 06, 2005

 

villa Erba s.p.a. (a volte ritornano)

Trascorsi 6 anni dall'ultima vigortosa iniezione di risorse pubbliche (ovvero denaro dei contribuenti) nella s.p.a. Villa Erba eccoli di nuovo. All'affaciarsi di bilanci nuovamente in rosso (previsto un deficit di 600 mila € per l'anno incorso), con debiti per 11,5 milioni di €, sono a richiedere un prolungamente della convenzione (che scadrebbe nel 2070) fino al 2104 ed a pretender che gli enti proprietari (il comune di Como lo è per circa il 25%) garantiscano fino al 2025 il mutuo ipotecario (da rispalmare fino almeno a quella data).

Tradotto in lingua corrente: gli enti pubblici (proprietari degli immobili) continuino a fornire garanzie per una società che quando è andata bene è riuscita a realizzare qualche centinaia di migliaia di euro di utile, a fronte di un debito mastodontico che si porta con sé dalla nascita e che ha già risucchiato enormi risorse in successive abbondanti ricapitalizzazioni provenienti per lo più dalle tasche dei cittadini e che pfromette di assicuarer anche per il futuro un consistente flusso finanziario alle banche creditrici.

Il piano industriale prevede soltanto un affitto di ramo d'azienda a Fiera di Milano ! La proposta si riduce quindi ad un mero piano finanziario di galleggiamento che regalerà debiti alle generazioni future (in attesa di tempi migliori: come già ci siamo sentiti raccontare in occasione delle precedenti ricapitalizzaioni, alle quali ci eravamo decisamente opposti).

Abbiamo ancora una volta richiesto che si arrivi ad una chiusura di questa esperienza aziendale, considerato anche che banca S. Paolo è socia e principale creditore e che sussite più di una ragione per chiudere questa esperienza con un accordo bonario (se proprio non si vogliono portare i libri in tribunale).
Solo successivamente potremo decidere che fare della "struttura.", della Villa e del parco.

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