lunedì, dicembre 19, 2005
Vendere SPT o sostenere il trasporto pubblico
.... questo è il bivio dinanzi al quale l'amministrazione è posta, visto i deficit pregressi e quelli previsti (per un totale di circa 4 milioni di euro fino al 2009).
In realtà la SPT linea è oggi vincolata al comune di Como che le ha affidato il trasporto urbano con un contretto di servizio, avviato dal 1 luglio 2005 e della durata 7 anni.
Gli aumenti del gasolio hanno allargato il deficit anche per la mancanza di investimento su mezzi più efficienti o alimentati con altri propulsori (a metano, a celle a combustibile, elettrici) da una gestione miope del centro-destra, che per anni ha governato l'azienda. La cura (palliativa) è stata l'aumento del costo degli abbonamenti e dei biglietti (ovvero è stao scaricato sull'utenza!).
Di fronte al proliferare di parcheggi in convalle, senza investimenti in parcheggi di cintura collegati in modo efficiente con i luoghi di maggiore interesse collettivo, gli esiti saranno evidenti nel collasso della mobilità (con conseguente aumento dell'inquinamento) e, insieme, la morte del trasporto pubblico e con esso di SPT. Questa amministrazione contradditoria, mentre parla del trasporto pubblico, continua a ventilare l'ipotesi di un nuovo parcheggio sotto le mura di viale Varese: intanto la velocità media dei bus è confrontabile a quella di una bicicletta condotta da un settantenne e i nostri adolescenti sono spinti ad accomodarsi presto su un motorino per essere educati (definitivamente) all'uso di un mezzo privato, che si insedierà come un'abitudine nel loro stile di vita.
In realtà la SPT linea è oggi vincolata al comune di Como che le ha affidato il trasporto urbano con un contretto di servizio, avviato dal 1 luglio 2005 e della durata 7 anni.
Gli aumenti del gasolio hanno allargato il deficit anche per la mancanza di investimento su mezzi più efficienti o alimentati con altri propulsori (a metano, a celle a combustibile, elettrici) da una gestione miope del centro-destra, che per anni ha governato l'azienda. La cura (palliativa) è stata l'aumento del costo degli abbonamenti e dei biglietti (ovvero è stao scaricato sull'utenza!).
Di fronte al proliferare di parcheggi in convalle, senza investimenti in parcheggi di cintura collegati in modo efficiente con i luoghi di maggiore interesse collettivo, gli esiti saranno evidenti nel collasso della mobilità (con conseguente aumento dell'inquinamento) e, insieme, la morte del trasporto pubblico e con esso di SPT. Questa amministrazione contradditoria, mentre parla del trasporto pubblico, continua a ventilare l'ipotesi di un nuovo parcheggio sotto le mura di viale Varese: intanto la velocità media dei bus è confrontabile a quella di una bicicletta condotta da un settantenne e i nostri adolescenti sono spinti ad accomodarsi presto su un motorino per essere educati (definitivamente) all'uso di un mezzo privato, che si insedierà come un'abitudine nel loro stile di vita.