giovedì, novembre 03, 2005

 

piano cimiteriale per il cimitero maggiore

Lo strumento è opportuno e per certi versi necessario. Non ha comunque avuto il nostro voto a favore.
La problematica posta si limita al Cimitero Maggiore, e non considera tutti i cimiteri della città (solo così si potrebbe parlare di "piano cimiteriale"). La scelta è stata fatta in "urgenza" dalla maggioranza allo scopo di poter ridurre da 100 a 50 metri l'area di rispetto cimiteriale per far "spazio" all'intervento che i privati dovrebbero fare in Ticosa (ciò è, infatti, possibile solo in presenza di adozione di Piani cimiteriali).

Abbiamo chiesto che vengano assicurate le risorse per gli interventi che il piano prevede (parcheggi, abbattimento barriere ecc.), che si cominci a dialogare con le comunità straniere con un ordine del giorno che riportiamo di seguito integralmente. La maggioranza respinge tutto (anche nostri emendamenti migliorativi della normativa tecnica) affermando che a tutto questo penseranno loro (noi aggiungiamo: "a modo loro").

Un fatto è certo: all'area Ticosa è regalata un'ampia fascia di possibile espansione, senza probabilmente che a ciò corrisponda nemmeno un ritorno economico.

Ecco, di seguito, uno degli o.d.g. respinti.

"Nell’ambito dell’approvazione del piano cimiteriale relativo al Cimitero monumentale, il consiglio Comunale di Como,
- rilevata la presenza in città di comunità straniere sempre più consistenti dal punto di vista numerico, e, d’alta parte, la mancanza di spazi per la sepoltura a loro riservate
- considerato che la presenza di aree per la sepoltura di acattolici o di comunità straniere non è un obbligo, ma una facoltà regolata dall’art. 100 del D.P.R. 285/90.
- ritenuto opportuno muovere nella direzione di un’integrazione rispettosa delle sensibilità proprie delle culture d’origine,
impegna il Sindaco e la Giunta
a individuare, nella predisposizione del piano cimiteriale complessivo, oltre a opportuni spazi, normative specifiche che assicurino la possibilità di espressione delle varie culture e delle diverse sensibilità."

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